I pavimenti in resina sono una soluzione di pavimentazione diventata ormai molto popolare sia come rivestimento per abitazioni che per spazi commerciali. Questa tipologia di pavimenti risulta esteticamente molto gradevole, e contemporaneamente, offre grande praticità, comfort e durevolezza nel tempo. Nell stesso tempo, l’accresciuta esigenza di risparmio energetico e benessere hanno portato ad una vera e propria esplosione del mercato del riscaldamento a pavimento, che permette non solo di risparmiare spazio, nascondendo gli antiestetici termosifoni, ma anche di risparmiare in bolletta grazie all’alta efficienza energetica. Ma il riscaldamento a pavimento è compatibile ocn una pavimentazione in resina?

 

Cosa sono i pavimenti in resina?

La pavimentazione in resina è una soluzione flessibile per rinnovare casa in tempi brevi e senza bisogno di demolire le superfici preesistenti. La resina epossidica, infatti, viene miscelata e distribuita direttamente sul pavimento,grazie alla sua composizione liquida. In questo modo, la resina andrà a riempire tutti gli spazi disponibili, livellandosi su qualsiasi fondo esistente. Anche dal punto di vista estetico, il risultato risulta molto moderno, soprattutto grazie all’assenza di fughe e giunture, che rendono il pavimento perfettamente continuo. Inoltre, oggi i pavimenti in resina sono disponibili in diverse finiture, texture e colori, e grazie alla loro composizione liquida, possono essere mixati con diversi materiali, per un design personalizzato e unico. Infine, i pavimenti in resina risultano molto semplici da pulire ed igienizzare

 

Pavimenti in resina e riscaldamento a pavimento sono una soluzione efficiente?

Quando vogliamo installare un riscaldamento a pavimento, la resina è sicuramente una soluzione pratica, di design ed efficiente. Dal punto di vista della messa in opera, un pavimento in resina in concomitanza ad un riscaldamento a pavimento risulta molto semplice, perchè la resina avvolgerà i tubi con estrema facilità. L’acqua nelle tubature di un pavimento riscaldante arriva circa a 30 gradi, il che non solo è compatibile con la resina, che non tenderà a deformarsi né a rovinarsi, ma aumenterà anche l’efficienza di distribuzione del calore. Infatti, un vantaggio delle resine è proprio quello di poter essere posate con spessori molto bassi, sotto i 3 centimetri. In questo modo il calore del riscaldamento a pavimento non trova resistenza ed è più performante, rispetto agli altri materiali, in particolare legno e ceramica.

 

Tutti i vantaggi del riscaldamento a pavimento e resina

Indubbiamente,  riscaldamento a pavimento e le pavimentazioni in resina autolivellanti offrono numerosi vantaggi sia in contesti industriali che abitativi. Il calore è distribuito in maniera uniforme resta costante, così da donare all’ambiente una maggiore sensazione di comfort. In un ambiente lavorativo industriale, come possono essere magazzini o capannoni caratterizzati da ampie metrature e soffitti molto alti, questa soluzione risulta molto efficiente, perché il calore riesce a salire in maniera omogenea e permea grazie in maniera più semplice grazie alla resina.

 

Risparmio energetico al top e spazi ottimizzati

Come abbiamo già detto, il calore, grazie alla combinazione tra pavimenti in resina e riscaldamento a pavimento, viene diffuso in maniera più efficiente. Questo comporta anche  un notevole risparmio sui costi energetici, che per le aziende viene stimato intorno al 20%. I pavimenti in resina, hanno il vantaggio di essere continuativi, e danno una sensazione esteticamente piacevole di continuità. Abbinandoli al riscaldamento a pavimento questo effetto continuo viene valorizzato, perché lo sguardo non viene interrotto dai radiatori, e ovviamente, si recupera anche spazio utile sulle pareti.

 

Il calore può crepare il pavimento in resina?

In molti credono che calore e resina non vadano d’accordo e che quindi, la pavimentazione finirà presto o tardi per creparsi. In realtà questo è un luogo comune falso, perché i pavimenti autolivellanti in resina non possono spezzarsi senza forti sollecitazioni. Questo perché la miscela in resina    aderisce al substrato del pavimento, che può essere calcestruzzo o cemento, e si salda in maniera permanente. La formazione delle crepe, quindi, dovrebbe essere generata da una rottura del fondo che quindi si propagheranno anche al pavimento in resina. Viene da se che il problema a quel punto, non sarebbe più l’estetica del pavimento, ma diventerebbe urgente risolvere il problema dela fessura a livello del massetto. Proprio per questo motivo è essenziale trattare il massetto in maniera ottimale prima di posare il pavimento in resina.

 

Affidarsi sempre a professionisti qualificati

Per evitare che il pavimento si rompa, bisogna progettare bene sia il riscaldamento a pavimento che il pavimento in resina e tenere conto delle tempistiche di posa. Per esempio, è consigliabile accendere il riscaldamento solo dopo una perfetta asciugatura del pavimento in resina, così da impedire le sollecitazione dovute all’espansione dell amalgama. Quindi è importante affidarsi a professionisti, che tengano conto di tutti i fattori in gioco per una messa in opera perfetta. Arrighi e Borghi, da più di trent’anni, sono gli esperti dei pavimenti in resina, sia ad uso abitativo che industriale. Se stai pensando anche tu a questa soluzione, contattaci! Riceverai un’assistenza qualificata che ti seguirà in ogni passo!

Condividi sui social