Pavimento industriale in cemento

Perchè scegliere il pavimento industriale in cemento per la propria struttura.

L’affermarsi di strutture ad ampie luci come i capannoni industriali o edifici prefabbricati di grandi dimensioni e grandi superfici, hanno comportato un sempre crescente utilizzo del cosiddetto “pavimento industriale” che è largamente usato anche in ambiti diversi dalla destinazione prettamente industriale.

La pavimentazione industriale in effetti non è altro che un getto di calcestruzzo di adeguato spessore a seconda dei carichi di progetto ed in base alla destinazione d’uso, che può essere armato con reti elettrosaldate e rinforzato con fibre e resine aggiunte.

Il pavimento deve avere ottime caratteristiche di durabilità e resistenza alle tensioni esterne derivanti da pesanti carichi che vi insistono in forma statica e dinamica di tipo puntuale o di tipo distributivo.

Pavimento industriale in cemento, dove viene maggiormente utilizzato

Di seguito si elencano alcune delle attività ove il pavimento industriale in cemento trova ampia applicazione: – Logistica– Chimica-farmaceutica– Industria meccanica– Industria alimentare– Agricoltura– Civile e commerciale– Parcheggi multipiano ed esterni– Celle frigorifere– Sottofondi per rivestimenti– Piazzali– Rampe antiscivolo.

Il calcestruzzo dosato a 300 Kg di cemento misto a inerti di adeguata curva granulometrica, viene posto in opera su superficie già preparata e compattata e con le reti di armatura già predisposte e leggermente sollevate dal bordo inferiore del massetto rispetto allo spessore di progetto.

E’ chiaro che la resistenza e dunque il cemento utilizzato e lo spessore da porre in opera è sempre funzione del carico futuro ed in funzione della stagione in cui avviene il getto ossia in funzione del grado di umidità e temperatura esterna.

Ad avvenuto livellamento di un’adeguata superficie e in fase di presa con giusta asciugatura e grado di umidità residua e quindi di compattezza si applica mediante la tecnica dello spolvero con distribuzione uniforme, per metro quadrato la giusta quantità di miscela composta da polvere di quarzo e polvere di cemento che costituirà lo strato di usura del pavimento.

Le possibili alternative

In alternativa si può optare per uno strato di usura molto resistente che si ottiene applicando il metodo cosiddetto a “pastina” che si applica sul massetto appena livellato con abbondanti getti di quarzo nella misura di 15 Kg per ogni metro quadrato fino ad ottenere uno strato superficiale e per tutta l’area dello spessore di 6/7 mm molto duro e molo resistente che negli anni successivi può essere levigato e lucidato riportandolo a nuova vita.

Al fine di consentire al materiale calcestruzzo le contrazioni tipiche del ritiro e dare modo al materiale una contrazione corretta con lesioni all’interno del giunto, è indispensabile che il taglio del pavimento debba effettuarsi entro 24/48 ore dal getto del pavimento in modo da minimizzare gli effetti ed i tempi della cosiddetta “fase di vulnerabilità del pavimento.

I giunti di contrazione eseguiti con macchine tagliagiunti, dovranno avere la profondità che varia da ¼ ad 1/5 dello spessore.

Nei giunti realizzati saranno poi inseriti listelli di plastica o gomma o resine poliuretaniche di tipo elastico prima della fase di finitura e lucidatura del pavimento.

Come si è visto il pavimento industriale e il suo rivestimento per la loro funzione devono avere ottime caratteristiche sia tecniche che meccaniche.

Di passaggio si ricorda pure che molto utilizzati sono anche i pavimenti industriali in resina che aumentano i requisiti di protezione del rivestimento e ancora il pavimento industriale in PVC ad incastro ad alta resistenza.